Ho passato un periodo non facile per una famiglia e credo ancora di piu per una ragazza lontana da casa.
Inoltre la mia autostima era veramente sprofondata ai limiti storici per via di tutte le gnocche che girano per la mia scuola.
Ieri, dopo una conversazione in norvgese con Rita (contact mam) nella quale avrø detto "ja, det er ok" qualche volta senza capire niente di quello che intendeva, mi sono ritrovata in un negozio dove due proprietarie mi hanno dato maglioncino, pantaloni, sciarpa e scarpa col tacco e detto: "ok, provalo".
Detto fatto. Esco dal camerino... assomiglio ad un albero di natale dai colori che ho addosso ma dicono che va bene ma che bisogna sbrigarsi perchæ bisogna provare. Provare? Cosa bisogna provare? PER L'AMOR DI DIO QUALCUNO PARLI ITALIANO VI SUPPLICO!
No, il mio norvegese migliora sempre piu ma non abbastanza da capire che ero appena stata presa come modella di una certa marca per la sfilata del giorno dopo. Ci dirigiamo in questo "teatro" (dove ero andata al Cinema con Cartoon e Simon ma in un altro spazio) con tutte le altre marche famose norvegesi.
Senza farvela troppo lunga: abbiamo provato sta passerella...ancora non mi est chiaro a cosa serva provare a camminare (dall'alto dei miei 10 anni di danza classica dove le prove dei balletti servono veramente) con la musica, con pure la musica e telecamere. Sono tornata a casa alle 23, disperata perchæ il giorno dopo (oggi) avrei avuto la verifica di matematica.
Sveglia alle 6 (buio pesto fuori dalla finestra), occhi pallati e cera orrenda.
Afs pizza con Paolina e Carolina e festeggiamenti per i due mesi qua in Norge.
Cioe, e' proprio vero che bisogna provare tutto quando si e' in exchange. Sono stata la prima Italian model in Finnsness e forse anche la prima degli exchange in Norway. Ci voleva.
FIGONAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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